Lettera al Garante: il consenso non si compra

Contributo della Rete Diritti Umani Digitali alla consultazione pubblica del Garante Privacy

Accetto perché costretto

Il consenso estorto non è lecito.
Il modello “Pay or OK” è un ricatto, non una scelta libera.


Chi può sottoscrivere sono le organizzazioni, ufficialmente costituite o no, che rappresentano a loro volta individui e interessi.


Sintesi della lettera (Invio prima dell'11 Luglio 2025)

1. Una consultazione tardiva e fuorviante

  • Il GDPR vieta il consenso condizionato (art. 7, considerando 43).
  • Il Garante e l’EDPB hanno già bocciato i cookie wall dal 2021.
  • Il modello “Pay or OK” è già in uso, non un’ipotesi.
  • Consultare ora il pubblico rischia di legittimare pratiche illecite.
  • L’EDPB si è già espresso con l’Opinione 8/2024: serve coerenza europea.

2. “Pay or OK” viola il principio di consenso libero

  • L’utente non sceglie liberamente: è spinto da vincoli economici o informative ingannevoli.
  • In alcuni casi, il consenso riguarda centinaia di aziende, quanto è realistico valutarle ed essere informati?
  • Il Trusted Consent Framework (TCF), ovvero la schermata che materialmente colleziona l’OK, è già stato dichiarato non conforme alla legge da varie autorità europee.
  • Il GDPR richiede che il consenso sia libero, informato, specifico e inequivocabile — requisiti non rispettati da questo modello.

🤩 Leggi la Lettera completa


✉️ Firma la lettera

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Ogni firma conta. Ogni firma rafforza la richiesta di protezione dei nostri diritti digitali.

📬 Finalità della lettera

Questa è una lettera formale indirizzata al Garante per la Protezione dei Dati Personali. Il 11 Luglio 2025 chiuderà la Consultazione pubblica che il Garante ha indetto a riguardo del “Pay or OK”.

Il testo rappresenta il contributo collettivo di associazioni, esperti e cittadini all’interno della Rete Diritti Umani Digitali. La lettera sarà inviata via PEC dal Centro Hermes, che riporterà in calce le organizzazioni a supporto della campagna.


🧩 Chi promuove questa iniziativa?

Questa iniziativa è a cura della Rete Diritti Umani Digitali.
La lettera è redatta collettivamente e inviata tramite PEC dall’associazione Hermes Center, che ne è il titolare del trattamento dati.

Per informazioni sul trattamento dei dati personali, leggi la nostra informativa.